Se abbiamo la responsabilità di provvedere ad una persona anziana e disabile che fatica a condurre una vita in totale autonomia, possiamo avvalerci dei servizi di una badante giorno e notte Milano. La badante è una professionista qualificata, che ha maturato una serie di competenze trasversali, ovvero che vanno a toccare molti settori diversi.
Le sue competenze devono essere sicuramente relazionali, perché dovrà avere a che fare con una persona fragile, che magari passa anche tanto tempo da sola, e che è in una fase delicata della sua vita. Ma le sue date comunicative dovranno essere utilizzate anche per interloquire con i parenti della persona assistita, con i medici, in modo da collaborar e insieme e operare per il meglio. La badante giorno e notte Milano dovrà essere anche qualificata nel prendersi cura degli oggetti e dell’abitazione della persona che assiste. E quindi deve sapere svolgere determinati lavori, come ad esempio cucinare. La somministrazione dei pasti è molto importante, perché le persone anziane tendono a mangiare di meno, a idratarsi di meno, e di solito devono seguire delle diete particolari. Dunque, la badante dovrà sapere quali sono le esigenze nutrizionali dell’assistito e aiutarlo a seguirle. Lo stesso identico discorso vale anche per quanto riguarda i medicinali da assumere quotidianamente. È facile che una persona anziana abbia dei vuoti di memoria e si dimentichi di prendere regolarmente le medicine che le vengono somministrate dal medico curante, perciò è particolarmente importante che la badante curi questo genere di aspetto della sua vita.
Badante giorno e notte: la badante convivente
Una badante giorno e notte Milano potrebbe essere anche una badante convivente. Non necessariamente tutte le badanti convivono insieme al proprio assistito, ma soprattutto quando la necessità è quella di avere a fianco una persona in maniera continuativa, può capitare anche l’opzione della convivenza.
In questo caso, a maggior ragione, si dovrà instaurare un ottimo rapporto tra la badante giorno e notte Milano e l’assistito, perché sarà la persona con cui passerò più tempo in assoluto.
Ovviamente questo può assicurare ai parenti dell’assistito di sapere che in caso con la persona anziana c’è qualcuno che può correre in caso di emergenza. Ad esempio se questa persona dovesse sentirsi male avrebbe subito qualcuno a portata di mano da chiamare. Però, chiaramente una badante non potrà lavorare 24 ore su 24, ma tendenzialmente in base al contratto lavorerò 10 ore all’interno delle quali avrò due ore di pausa, e ha diritto a 36 ore di riposo settimanali così suddivise. 24 ore consecutive, che in genere vengono spese la domenica proprio perché è un giorno dove i parenti possono passare il tempo con la persona anziana o disabile senza lasciarla da sola e altre 12 ore consecutive da spendere in un giorno a scelta. Nel caso dovesse esserci altra domenica come giornata di riposo, la badante potrà rientrare al lavoro lunedì mattina e dunque passare la notte fuori. È molto importante stabilire con precisione quali siano i compiti richiesti alla badante, perché ogni famiglia ha esigenze differenti.